Diario di Viaggio

Questa volta la meta non è più il Kenya ma l'estensione naturale di un territorio in cui il confine politico degli uomini scompare di fronte alla forza della natura e prende il nome di Tanzania .
Avevo già intravisto questa terra quando, durante il volo in mongolfiera sul Masai Mara , ho allungato lo sguardo verso le sterminate praterie erbose del Serengeti , ma non immaginavo che un giorno avrei potuto esplorarle di persona. Ora invece il sogno è a portata di mano.

E' stato un viaggio diverso, il più lungo che io abbia mai fatto in Africa, ed ho spaziato per tutti i parchi del nord, disegnando un enorme cerchio che mi ha portato a vedere le spettacolari bellezze conosciute e sconosciute di questa terra meravigliosa. L'attrezzatura è quella di sempre, due macchine fotografiche Canon 700D con grandangolo EF 15-85 IS e uno zoom EF 100-400 L IS, corredate di varie batterie e caricatori di ogni genere, tra cui un powerbank che mi permetterà di avere energia anche in assenza di alimentazione 220 volt. A tutto ciò si aggiunge una videocamera Sony hdr-az1vr ed un piccolo netbook su cui salvare una copia di tutte le fotografie e delle riprese.

Il programma di viaggio ha previsto, dopo un cambio di aeromobile a Istambul , l'arrivo all'aeroporto internazionale di Kilimanjaro , situato ai piedi della più alta montagna del continente. Una volta atterrato, ho potuto riposare qualche ora ad Arusha, la principale città della zona, per poi ripartire all'alba con una jeep attrezzata verso la prima tappa del Safari che mi ha portato sulle sponde del Lago Manyara dove ho passato due notti. Il terzo giorno ho effettuato un lungo spostamento sulla via dei vulcani in direzione del Lago Natron con una sosta ai piedi di Ol Doinyo Lengai , la montagna di Dio. Con le piste in condizioni precarie per la pioggia, ho raggiunto il Buffalo Luxury Camp nel nord del Serengeti poco prima del tramonto. Il quarto giorno, ho intrapreso uno spostamento verso la spettacolare parte centrale del Serengeti per un safari on road ed un successivo pernottamento al Serengeti Serena Safari Lodge . Anche il giorno successivo è stato dedicato all'esplorazione di questo grande pascolo situato ad oltre 1400 mt di altitudine in direzione del Mbuzi Mawe Serena Camp che mi ha ospitato per la notte. Il sesto giorno, lo spostamento è avvenuto verso la parte sud del Serengeti per raggiungere il Ndutu Safari Lodge sulle rive del lago omonimo.
Terminata l'esplorazione dell'altopiano, ho puntato verso l'area di conservazione di Ngorongoro fino a raggiungere il Ngorongoro Sopa Lodge . La mattina seguente un nuovo spostamento verso nord fino al cratere di Empakaai dove sono sceso al lago interno, impegnandomi in qualche ora di trekking. Ben diversa è stata la successiva esplorazione dell'ampio cratere di Ngorongoro, organizzata per le prime ore del giorno seguente e che mi ha condotto in una delle meravigle del mondo conosciuto.
Sono seguite due giornate di relativo riposo presso la Gibb's Farm , una fattoria dove si coltiva prevalentemente caffè, ed altrettanti giorni di safari nel parco del Tarangire presso il Tarangire Safari Lodge . Il rientro verso Arusha, con successivo pernottameno allo spettacolare Mount Meru Game Lodge & Sanctuary nelle immediate vicinanze dell'aeroporto di Kilimanjaro ha segnato la fine del viaggio.

Ogni tappa è corredata dalla traccia GPS, visibile col programma Google Earth , così da vivere appieno questa avventura straordinaria e rendersi conto degli spostamenti reali in terra d'Africa. Ovunque trovate l'icona è disponibile il tracciato di tappa, oppure la posizione esatta del luogo indicato.

Con un click sulla lancia Masai sottostante, oppure sul Menu interattivo, è possibile consultare tutte le fasi del viaggio.

L'intero viaggio è realizzato in collaborazione con LaTuaAfrica .

Abel Wakaam