Cratere
di NogoroNgoro
Proveniendo da Karatu, superato Lodoare Gate si entra
nella foresta di Oldeani caratterizzata da alberi
ad alto fusto, liane ed olivi africani, fino a che
la vista si apre sul cratere di Ngorongoro o più
precisamente sull'enorme caldera formatasi circa 2,5
milioni di anni fa in seguito al collasso del vulcano
divenuto inattivo. Il suo diametro è di circa
20 km e le pareti sono alte 600 mt. dimensioni tali
da far presumere che Ngorongoro fosse, in origine,
ben più alto del Kilimanjaro.
Grazie alla varietà di habitat (savana di
erbe alte e basse, foresta di acacie a fusto giallo,
boschetti, paludi, radure e laghi che garantiscono
la costante presenza di acqua) ospita circa 30.000
animali residenti tutto l'anno, inclusi bufali, elefanti,
leoni, rinoceronti e ghepardi ed una grande varietà
di uccelli tra cui struzzi, aquile, poiane, falchi
e fenicotteri. Fanno eccezione le giraffe che mancano
completamente.
Di fatto il cratere offre praticamente l'unica opportunità
di avvistare i rinoceronti che sono presenti anche
nel Serengeti ma risiedono in aree protette dove non
è possibile circolare liberamente. Presenti
anche altrove, ma più facilmente avvistabili
nel cratere, sono i gattopardi africani ed alcuni
tra i più grandi esemplari di elefanti.
Vi sono diverse sistemazioni sull'orlo del cratere
che offrono una vista spettacolare: Ngorongoro
Serena Lodge
e Ngorongoro Sopa Lodge
Gli Altipiani Orientali
Gli altipiani di Ngorongoro sono comunemente associati
al maestoso cratere ma, non appena ci si allontana
un pò, si apre alla vista un paesaggio incredibilmente
bello, selvaggio ed assai poco frequentato. Si estendono
ad est del cratere di Ngorongoro e sono delimitati
a sud dalla Grande Rift Valley ed a nord dalle savanne
del Serengeti. Comprendono il cratere di Olmoti, il
monte Loolmalasin, il cratere di Empakaai
fino a vulcano attivo Ol Doinyo Lengai
(il monte di Dio), un cono perfetto sacro ai Masai.
Una delle escursioni più belle prevede di
visitare il cratere di Empakai: dopo colazione si
parte in 4x4 con ranger armato a bordo e si percorre
la strada sterrata che costeggia per circa 3/4 l'orlo
del cratere di Ngorongoro fino a raggiungere Nainokanoka
ed il cratere di Olmoti. Da qui si prosegue per altre
due ore d'auto fino a raggiungere il cratere Empakaai
attraversando paesaggi mozzafiato, dove raramente
si incontrano turisti ma solo piccoli insediamenti
masai, bambini al pascolo con mucche e caprette, qualche
donna intenta a raccogliere erbe e radici, guerrieri
che si spostano verso mete a noi ignote. Giunti in
prossimità di Empakaai
ha inizio il trekking attraverso la foresta incontaminata
che ricopre le pareti del cratere sul fondo del quale
si trova il lago, solitamente popolato di fenicotteri
.
Gli Altipiani Meridionali
Lasciando alla propria destra il cratere di Ngorongoro
si prosegue lungo una strada sterrata, attraversando
diversi insediamenti masai, fino a raggiungere la
collina di Irsimigiyo. Con un'intera giornata a disposizione
si può salire alla cima del monte Lemagarut.
Se invece avete solo poche ore, si può camminare
nei prati fino a raggiungere il punto panoramico sul
Lago Eyasi.
Monte Lemagarut: un'escursione tosta per persone
ben allenate. Dopo colazione si parte in 4x4 con ranger
armato a bordo raggiungendo dopo circa 20 min. le
colline di Irsimigiyo. Da qui si riparte a piedi e
dopo circa 3 ore e mezza di cammino tra boschi, praterie
e valli forestali si raggiungerà la cima di
Lemagarut. In una giornata limpida la vista può
spaziare a volo d'uccello dalle sterminate savane
del Serengeti, al lago Eyasi ed al cratere di Ngorongoro.
Camminata fino al punto panoramico sul lago Eyasi:
se dopo avere visitato il cratere di Ngorongoro
vi rimangono ancora 2 o 3 ore di tempo potreste divertirvi
camminando nei prati fino a raggiungere un punto in
cui la vista si apre oltre la scarpata della Rift
sul Lago Eyasi, terra di boscimani Hadzabe. Essendo
un'area di insediamenti Masai l'incontro con animali
potenzialmente pericolosi è abbastanza ridotto
e difatti oltre a mucche al pascolo e Masai normalmente
si incontrono qui alcune zebre. In ogni caso, rimanendo
comunque un ambiente in parzialmente selvaggio, sarete
accompagnati da un ranger armato.
Le Savane del Nord
Le savane a nord del cratere di Ngorongoro
fanno parte della Ngorongoro Conservation Area
da un punto di vista amministrativo, ma si inseriscono
di fatto nell'eco sistema del Serengeti e costituiscono
una tappa molto importante della migrazione di gnu
e zebre.
A Dicembre la migrazione dovrebbe aver raggiunto queste
fertili pianure di erbe basse dove, con un ciclo delle
piogge normale, si tratterà fino a fine Marzo
allorchè i cuccioli saranno svezzati e pronti
per intraprendere il lungo cammino di 800 Km che li
riporterà nel luogo in cui sono nati solo l'anno
successivo nello stesso periodo.