L'habitat più rappresentato è quello
della prateria africana o savana, punteggiata dalle
tipiche acacie nella zona sudorientale. La maggior
parte della fauna è concentrata sul bordo occidentale,
dove la pianura paludosa è ricca d'acqua e
meno frequentata dai turisti, che si concentrano nella
zona orientale, a circa 224 chilometri da Nairobi.
L'icona più nota del Masai Mara è probabilmente
l'immagine del leone, di cui si trovano grandi branchi;
nel parco sono comunque presenti tutti i cosiddetti
Big Five, sebbene la popolazione di rinoceronti sia
in serio pericolo. Gli ippopotami sono numerosi nel
fiume Mara e nel fiume Talek. I ghepardi sono anch'essi
presenti, ma considerati in pericolo, forse anche
a causa del disturbo che i turisti causano alla loro
attività di caccia diurna.
Come nel Parco del Serengeti, gli gnu sono i principali
abitanti (milioni di esemplari). Essi migrano dal
Serengeti al Masai Mara in autunno e viceversa in
primavera. Numerose sono anche altre specie di antilopi,
in particolare la gazzella di Thomson e la gazzella
di Grant, gli impala, e altre. Grandi branchi di zebre
si trovano ovunque nella riserva. Nella pianura abitano
anche giraffe (sia giraffe Masai che giraffe comuni).
L'avifauna è numerosissima.
La riserva, istituita nel 1961, non è protetta
come parco nazionale ma come riserva faunistica (game
reserve); di conseguenza non viene amministrata dal
Kenya Wildlife Service (l'istituzione governativa
di protezione dell'ambiente) ma dalle autorità
distrettuali locali. I biglietti d'ingresso al Masai
Mara (come agli altri parchi nazionali) costituiscono
un'importante fonte di reddito per il Kenya. All'interno
del parco non mancano strutture ricettive, dai confortevoli
lodge ai campi tendati. Tra tutti vi segnalo il Fig
Tree Camp .