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Parchi Tanzania

.: NgoroNgoro Conservation Area :.

7° giorno - Lago Ndutu - NgoroNgoro Conservation Area e
Lunghezza totale percorso: 122 km GPS
Tempo totale di spostamento: 3 ore

Ultima mattina nel Serengeti, sulle rive del Lago Ndutu e ultima colazione al mitico e tranquillo Ndutu Safari Lodge e. Dopo essere rimasti infangati tre ore in questa parte ancora selvaggia ed incontaminata del Serengeti e, ci mettiamo in marcia verso la prossima meta. Dopo una breve lezione da parte di un esperto locale, proseguiamo lungo i pendii dell'Area di Conservazione di Ngorongoro e.
Il cratere è la più grande caldera vulcanica intatta del mondo, situata a 2.200 metri sul livello del mare. Misura oltre 16 chilometri di diametro ed occupa un'area totale di circa 265 chilometri quadrati. L'intera Area di Conservazione è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO a ragione della sua eccezionale biodiversità. Arriviamo dopo il tramonto al lodge situato sul bordo del cratere, il Ngorongoro Sopa Lodge e GPS.
Mi sistemo in camera e sfrutto le comodità di questo lussuoso lodge per ritemprarmi con vista direttamente sul cratere sottostante. Ngorongoro non è un parco nazionale ma un'area di conservazione. Questo significa che contestualmente alla salvaguardia dell'ecosistema viene riconosciuto il diritto dei Masai a vivere su tutto il territorio.

La cena e il pernottamento sono previste presso il Ngorongoro Sopa Lodge e GPS

8° giorno - NgoroNgoro Conservation Area e - Cratere Empakaai e

Oggi tappa di grandi esplorazioni con un'intera giornata dedicata alla scoperta del Cratere di Empakaai e su una polverosa pista di terra battuta di circa 50 km GPS, passando per il villaggio di Nainokanoka, dove è possibile noleggiare anche una carovana di muli.
Ci ero passato a poca distanza ma all'interno della spaccatura che divide in due l'Africa, durante la tappa di trasferimento dal Lago Manyara al Lago Natron , ma adesso è giunto il tempo di godermelo da vicino. Il Cratere Empakaai e è una caldera vulcanica crollata, alta 300 metri e larga 6 kms. Sul fondo si trova uno splendido lago alcalino profondo 85 metri che occupa circa il 75% dell'area sprofondata. Dal bordo del cratere la vista spazia da Ol Doinyo Lengai fino al Kilimanjaro e alla grande Rift Valley. Durante il trekking (discesa e salita dal lago) si viene accompagnati da una ranger armato che fungerà da scorta durante tutto il percorso a piedi verso il fondo del cratere. E' necessaria la sua presenza per evitare possibili incontri con animali pericolosi. Il clou della fauna selvatica è qui, compresa la moltitudine di fenicotteri che formano una fascia rosa salmone intorno alla riva per la maggior parte dell'anno. E' indispensabile un binocolo, oppure un buon teleobiettivo per la macchina fotografica, per evitare che fuggano in volo se ci si avvicina troppo. Al di là dei fenicotteri, la sensazione che si prova a calpestarne le rive è impagabile dopo la meravigliosa vista che si ha dall'alto. La crosta di sale che lo ricopre è troppo fragile per potersi avvicinare troppo all'acqua, ma resta un luogo straordinario nel suo insieme. Il trekking di discesa nel cratere dura circa 45 minuti. Si resta un'ora all'interno della caldera e serve altrettanto tempo per arrancare sul ripido sentiero del rientro. La risalita è decisamente dura, anche perché ci troviamo ad una altitudine di circa 2300 metri sul livello del mare e quindi i circa 300 metri di dislivello si sentono GPS.

9° giorno - Cratere di NgoroNgoro e - Karatu (45 kms)

Oggi è il grande giorno, quello che vale l'intero viaggio. La sveglia è come sempre puntata all'alba e, dopo una buona tazza di caffè, partiamo per la discesa in fuoristrada nel cratere di NgoroNgoro e per un'intensa ed emozionante mattinata dedicata al safari fotografico nella caldera più incredibile del mondo . Superato Lodoare Gate, si entra nella foresta di Oldeani, caratterizzata da alberi ad alto fusto, liane ed olivi africani, fino a che la vista si apre sul cratere o più precisamente sull'enorme caldera formatasi circa 2,5 milioni di anni fa in seguito al collasso del vulcano divenuto inattivo. Il suo diametro è di circa 20 km e le pareti sono alte 600 mt. dimensioni tali da far presumere che Ngorongoro fosse, in origine, ben più alto del Kilimanjaro. Grazie alla varietà di habitat (savana di erbe alte e basse, foresta di acacie a fusto giallo, boschetti, paludi, radure e laghi che garantiscono la costante presenza di acqua) ospita circa 30.000 animali residenti tutto l'anno, inclusi bufali, elefanti, leoni, rinoceronti e ghepardi ed una grande varietà di uccelli tra cui struzzi, aquile, poiane, falchi e fenicotteri. Fanno eccezione le giraffe che mancano completamente. Di fatto il cratere offre praticamente l'unica opportunità di avvistare i rinoceronti che sono presenti anche nel Serengeti , ma risiedono in aree protette dove non è possibile circolare liberamente. Presenti anche altrove, ma più facilmente avvistabili nel cratere, sono i gattopardi africani ed alcuni tra i più grandi esemplari di elefanti.


Dopo aver gironzolato più volte per tutto il cratere, risaliamo dalla caldera verso mezzogiorno, utilizzando l'unica strada di risalita che è stata lastricata per evitare di rimanere bloccati. Una volta in cima, proseguiamo volta di Karatu, la cittadina più animata ed importante dell'Area di Conservazione del Ngorongoro. Arrivo a metà pomeriggio presso la Gibb's Farm GPS e subito prendo possesso della mia pittoresca camera.

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Abel Wakaam

Campi e Lodges