Intorno
all'ampia ansa del fiume Tarangire, soprattutto durante
la stagione secca, è una vera esplosione di
vita: zebre, gnu, alcefali, kudu minori, dik dik,
grandi gruppi di gazelle, bufali, giraffe e numerosi
branchi di elefanti si concentrano lunghe le rive
del fiume e nella zone paludose alla ricerca dell'acqua.
Una delle specie arboree piu caratteristiche di questo
Parco è l'acacia ad ombrello (Acacia Tortilis).
E' il Parco Tanzaniano con la più alta concentrazione
di baobab.
Enormi e secolari baobab sono la costante del paesaggio,
oltre che un elemento assolutamente vitale nell'ecosistema
del Parco Nazionale a ragione dei molteplici usi pratici
per gli esseri umani e per gli animali della savana.
I frutti, le foglie ed i fiori sono un'importante
risorsa nutrizionale per il loro contenuto in vitamina
C. I semi sono ricchi di proteine e vengono utilizzati
per l'estrazione di un olio ad uso alimentare. Le
fibre della corteccia servono invece per realizzare
funi, ceste, indumenti e cappelli.
Varie parti della pianta vengono usate ancora oggi
nella medicina popolare: la corteccia e le radici
ridotte in polvere sono un rimedio contro la malaria,
la polpa dei frutti mischiata con il miele viene utilizzata
contro la tosse e le foglie vengono impiegate per
trattare diarrea e febbre.
Gli elefanti usano affilare le zanne strofinandole
contro i fusti rigonfi e durante i periodi di siccità
utilizzano i tronchi cavi dei baobab come riserve
d'acqua.
Le aree centrali del Parco offrono ai visitatori
l'opportunità di avvistamenti spettacolari,
soprattutto durante la stagione secca quando le paludi
di Silale in parte si prosciugano e rimangono solo
piccole pozze d'acqua attorno alle quali si raccolgono
diversi branchi di animali. Questa zona è un
vero e proprio paradiso ornitologico e si stima che
il Parco Nazionale del Tarangire annoveri circa 500
specie di fauna ornitica migratoria e residente (laquila
delle steppe, Aquila Nipalensis, è una delle
tante specie migratorie che si possono avvistare).
I mesi migliori per il "bird watching" sono
Settembre/Ottobre ed Aprile/Maggio.
La parte meridionale del Parco resta ancora selvaggia
ed incontaminata, essendo abbastanza difficile da
raggiungere. Una sosta al Lago Burunge, lago salato
al confine Occidentale del Parco, offre uno scorcio
spettacolare della spaccatura della Rift Valley sullo
sfondo. Durante la stagione secca il lago si prosciuga
completamente lasciando posto ad una distesa di sali
luccicanti. Il Parco Nazionale del Tarangire è
l'unica area naturale protetta all'interno della quale
alcuni campi hanno ottenuto la licenza di effettuare
safari a piedi accompagnati e scortati dai rangers,
e safari notturni dopo il tramonto in fuoristrada.
La migrazione nel Parco del Tarangire
Il fiume Tarangire che attraversa il Parco in senso
longitudinale rappresenta l'unica fonte d'acqua disponibile
durante la stagione secca da Giugno a fine Ottobre.
Questa unicità è la ragione di un'altissima
concentrazione di animali, seconda solo a quella delle
immense distese del Serengeti e della caldera del
Ngorongoro. Nel Parco Nazionale del Tarangire si possono
incontrare famiglie matriarcali di elefanti composte
da oltre 100 individui e tantissimi altri erbivori:
gnu, giraffe, zebre, gazzelle di Thompson, gazzelle
di Grant, impala, reedbuck, antilopi alcine (eland),
antilopi d'acqua, orici dalle orecchie frangiate,
alcefali, struzzi, facoceri, kudu maggiore e kudu
minore, dik dik, klipspringer ed altri ancora.
Tra i carnivori troviamo leoni, leopardi, ghepardi,
iene maculate, sciacalli, caracal, gattopardi, tassi
del miele, otocioni ma anche iene striate e licaoni
seppure questi ultimi siano molto elusivi e quindi
difficili da avvistare.
Durante la stagione che va da Novembre a metà
Maggio, con l'arrivo delle piogge e la disponibilità
di acqua e di pascoli anche lontano dal fiume, molti
animali si disperdono oltre i confini del Parco nel
raggio di circa 20.000 kmq. Gnu e zebre si muovono
in direzione nord e nord-est alla volta del Lago Manyara,del
cratere del Ngorongoro e del Lago Natron; bufali,
gazzelle ed antilopi si spostano a sud e sud-est nelle
aree di caccia controllate e nelle steppe Masai; molti
branchi di elefanti si spostano sia verso sud/sud-est
che verso nord/nord-est. In questi mesi il Parco continua
ad offrire un grande spettacolo naturale nonostante
lavvistamento degli animali possa rivelarsi
piu impegnativo a ragione della vegetazione
rigogliosa in cui si nascondono e trovano un fresco
riparo elefanti, antilopi d'acqua, impala, facoceri
e giraffe.
A differenza del fenomeno migratorio compatto e composto
quasi esclusivamente di zebre e gnu nelle pianure
del Serengeti, quello che avviene nellarea protetta
del Tarangire è unico e peculiare della stagione
secca quando gli animali si riuniscono nelle vallate
paludose intorno al corso del fiume e riguarda tante
specie di erbivori che con la stagione delle piogge
(Gennaio/Febbraio & Marzo) si spostano in diverse
direzioni oltre il confine del Parco trovando acqua
e pascoli verdi dovunque.
La miglior sistemazione nel Parco è il Tarangire
Safari Lodge