All'interno della Riserva una delle tappe da non
perdere è la visita alle cascate Sheldrick
che si raggiungono effettuando un safari a piedi,
accompagnati da un ranger armato del Kenya Wildlife
Service, attraverso un percorso di circa 2 km (la
durata della passeggiata è di circa 2 ore tra
scendere e risalire). La pista si addentra tra i pendii
coperti di foresta a galleria ed é in alcuni
punti un po' ripida e scivolosa; per questa ragione
é consigliabile indossare scarpe adatte al
trekking con calzettoni, pantaloni lunghi leggeri,
t-shirt, cappellino con visiera e occhiali da sole,
oltre a portare con sé acqua minerale da bere.
Durante il safari a piedi é possibile avvistare
famiglie di cercopitechi dal diadema (Cercopithecus
mitis), piccoli gruppi di elefanti della foresta e
bufali. Le ore migliori per gli avvistamenti sono
al mattino presto oppure nel tardo pomeriggio.
Il getto d'acqua sorgiva delle cascate supera
un salto di 25 metri formando un laghetto completamente
immerso nella vegetazione della foresta dove é
possibile fare un bellissimo bagno rinfrescante e
sostare per fare uno spuntino sulla lingua di sabbia
adiacente. Il livello dell'acqua del laghetto
é strettamente legato alla stagionalità:
durante il periodo delle piogge si può facilmente
nuotare sotto il getto di un'unica grande cascata,
mentre durante la stagione secca lo specchio d'acqua
é più piccolo ed é alimentato
da due piccole sorgenti naturali.
Le cascate sono state scoperte da David Sheldrick
(1919-1947), fondatore dello Tsavo Est, consorte di
Daphne Sheldrick animalista esperta di elefanti e
famosa per aver realizzato il progetto di recupero
e salvaguardia degli elefanti orfani dal bracconaggio
attraverso l'orfanotrofio The David Sheldrick
Wildlife Trust a Nairobi.
A ragione della fitta vegetazione e del clima caldo
umido, soprattutto nelle ore assolate della giornata,
gli animali tendono a restare nascosti all'ombra
nella foresta; per questa ragione é preferibile
visitare la Riserva alle prime ore del mattino oppure
nel tardo pomeriggio quando la temperatura é
più fresca e piacevole e gli avvistamenti sono
più facili e frequenti. La foresta delle Shimba
Hills é l'habitat naturale ideale degli elefanti
della costa del Kenya; il punto migliore per gli avvistamenti
é Elephant Hill, ovvero la collina degli elefanti,
e l'area lungo la foresta Longo, anche se si
possono incontrare gruppi sparsi un po' dappertutto
nella Riserva (circa 600 esemplari in tutta l'area).
Dell'antilope nera si contano all'interno della Riserva
circa 200 esemplari, spesso visibili in piccole mandrie
nelle praterie aperte della parte settentrionale della
Riserva (Buffalo Ridge) oppure vicino alla vecchia
pista di atterraggio (Longo forest). L'antilope nera
appartiene al gruppo delle antilopi equine, come le
antilopi roane e l'orice. E' un'antilope di grandi
dimensioni, i maschi adulti presentano una colorazione
bruno-nera, mentre le femmine ed i piccoli sono di
colore più chiaro, tendente al rossastro. Le
corna delle antilopi nere sono incurvate all'indietro
e, nei maschi, superano mediamente il metro di lunghezza.
Oltre agli elefanti della foresta e all'antilope
nera, la Riserva della Shimba Hills annovera bufali,
antilopi d'acqua, bushbuck, iene, facoceri, l'elusivo
leopardo e tra i primati diversi gruppi di babbuini
e molte specie di scimmie (cercopitechi dal diadema,
cercopitechi verdi, colobi dell'Angola); le giraffe
Masai e gli struzzi sono stati introdotti nella Riserva
con successo dallo Tsavo. La fauna ornitica della
Riserva delle Shimba Hills annovera 200 specie di
uccelli (111 specie migratorie) e 22 sono originari
autoctoni della foresta costiera. Sono state altresì
registrate 250 specie di farfalle.
Ci sono diversi punti panoramici all'interno della
Riserva. Si tratta di postazioni-osservatorio per
avvistare i gruppi di elefanti residenti e per questa
ragione é assolutamente necessario avere con
sé un buon binocolo. La parte Orientale della
Riserva ha molti più punti di osservazione
rispetto a quella Occidentale ed il paesaggio si dispiega
in un alternarsi di giungla tropicale e praterie.
La Pengo Hill nella parte Occidentale della Riserva
é il punto di osservazione più alto
e, nelle giornate particolarmente terse, é
possibile scorgere le distese dello Tsavo e le colline
di Taita.
Il "Belvedere Giriama é un magnifico
punto panoramico situato in cima ad una ripida parete
che corre lungo il confine Orientale della Riserva
e nelle giornate limpide é possibile vedere
tutta la linea della costa; ugualmente l'Ocean view
point offre lo spettacolo della costa da Mombasa fino
all'isola di Chale ed oltre ancora fino a Shimoni
non lontano dal confine con la Tanzania.
Dichiarata foresta statale nel 1903 e promossa a
Riserva Nazionale 65 anni dopo, l'area protetta copre
i ripidi pendii che si innalzano dalle pianure costiere,
a circa 20 kms dalle spiaggie di Diani Beach e Tiwi.
Si tratta di circa 250 Kmq in cui si alternano dolci
praterie ed una parte della seconda foresta costiera
più ampia del Kenya, dopo quella di Arabuko
Sokoke. Per chi soggiorna a Diani Beach è possibile
visitare la Riserva anche in giornata, potendo così
avvistare antilopi nere, elefanti, bufali e altri
animali della foresta, quali colobi dell'Angola, cercopitechi
dal diadema, cefalofi azzurri, suni, tragelafi striati
e scoiattoli dal ventre rosso.
Per chi si ferma almeno una notte assolutamente
da non perdere il pernottamento al tree hotel
Shimba Hills Lodge .
Gli edifici a palafitta si integrano nella foresta,
al punto da sembrarne un'estensione, con tanto di
pozza d'acqua sottostante la zona ristorante dove
gli animali arrivano ad abbeverarsi. Il Lodge è
unico per la ricchezza di fauna di piccola taglia.
La struttura è infatti frequentata dagli scoiattoli
ventre rosso di giorno e dai galagoni maggiori di
notte. Inoltre, un passaggio sopraelevato attraverso
la foresta consente di osservare i cercopitechi dal
diadema e il colobi dell'Angola che volteggiano tra
gli alberi, mentre nel denso fogliame, si annidano
barbuti olivacei, turachi di Fischer, avvoltoi delle
palme, nettarine olivacee e tessitori di foresta.
Chi si ferma per la notte sentirà nel coro
assordante di insetti e rane la presenza quasi fisica
della foresta, ma anche chi fa solo un' escursione
giornaliera potrà immergersi nella sua atmosfera
affascinante e misteriosa durante il pranzo o gustando
un drink sulla terrazza del bar.