Diario di Viaggio

Dicono che il continente africano lasci addosso un male incurabile, quel "mal d'Africa" che ci costringe a tornare, riempiendoci il cuore di nostalgia. Per me è qualcosa di diverso... un'irresistibile voglia di continuare un viaggio che mi riporti indietro nel tempo, perché ho la netta convinzione che è da questa terra che sono partito. E' il desiderio profondo di esplorare questi spazi immensi, così da cogliere ogni dettaglio, ogni respiro, e nutrirmi di antiche sensazioni ancestrali. Quindi non ci si può fermare al primo morso. L'africa va gustata con calma, seguendo le ragioni del cuore, e va vissuta con passione, riempiendosi a fondo l'anima.

In questo viaggio, ripercorro alcuni dei luoghi che mi hanno incantato, aggiungendone altri di cui ho solo sentito parlare. Ed è anche la giusta occasione per mostrare questa terra selvaggia a mio figlio, affinché possa rendersi conto di persona dell'entusiasmo dei miei racconti. Forse avrei voluto essere al suo posto e percorrere, tanti anni fa, questa strada con mio padre, ma la vita è un ciclo infinito, dove i desideri si tramandano di generazione in generazione, seguendo la migrazione dei ricordi.
Adesso però è tempo di andare... è tempo di plasmare la realtà con lo stessa materia dei sogni.

Anche questa volta, il programma del viaggio ha previsto l'arrivo in aereo a Mombasa , sulla costa dell'Oceano Indiano, e quindi ci siamo diretti verso nord con una jeep attrezzata, in uso esclusivo. La prima tappa ci ha portati nelle Taita Hills per poi seguire l'antica strada che costeggia il confine tra il Kenya e la Tanzania , sotto l'imponente mole del Kilimanjaro. Abbiamo risalito il continente africano verso la Riserva di Amboseli e visitato in sequenza il Parco Nazionale dello Tsavo Ovest e dello Tsavo Est , per poi ridiscendere fino alla costa, nella verde Riserva delle Shimba Hills . E giusto per non farci mancare nulla per terminare il viaggio alla grande, non poteva mancare un'escursione in barca tra la natura selvaggia delle mangrovie di Funzi Island .

Ogni tappa è corredata dalla traccia GPS, visibile col programma Google Earth , così da vivere appieno questa avventura straordinaria e rendersi conto degli spostamenti reali in terra d'Africa. Ovunque trovate l'icona è disponibile il tracciato di tappa, oppure la posizione esatta del luogo indicato.

Con un click sulla lancia Masai sottostante, oppure sul Menu interattivo, è possibile consultare tutte le fasi del viaggio.

L'intero viaggio è realizzato in collaborazione con LaTuaAfrica .

Abel Wakaam