Il fine ultimo della Creazione?

Una breve riflessione sulla bisessualità, in un momento in cui pare essere davvero di moda. Troppo di moda, forse, visto che i media ci propinano ogni giorno un numero impressionante di divi e divine che si dichiarano bisessuali, ma che forse, chissà... lo dicono per creare notizia e fare tendenza. E quanti poi confondono l'amore per la Bellezza con tendenze bisex? Serve un po' di chiarezza.

 

All'inizio della vita, nello stadio embrionale, il feto è androgino. Per essere più precisi, è opinione condivisa che ogni feto inizia la sua esistenza come Femmina, per subìre un processo di mascolinizzazione e divenire Maschio. Il cromosoma Y determina la formazione dei testicoli e questi a loro volta determinano l'assunzione di tratti maschili nel nuovo essere. I processi chimici che formano la mascolinizzazione del cervello sono distinti e non necessariamente collegati a quelli legati allo sviluppo degli attributi fisici del corpo maschile: il genere sessuale mentale è determinato dal livello di estrogeni, mentre il genere sessuale fisico dal DTH (dihydrotestosterone). Questa fontamentale premessa viene attuata per sottolineare la distinzione fondamentale che prefigura quattro elementi sessuali diversi (mente maschile, mente femminile, corpo maschile, corpo femminile), per valutare le loro possibili interrelazioni e per comprendere le basi della ricerca sull'omosessualità e il transgenderismo.

L'identità sessuale si forma quindi già prima della nascita, ma dopo di essa col tempo arriva ad una definizione e ad una maturazione: l'educazione dei genitori è il primo imprinting, poichè si viene indirizzati a seconda del sesso verso la mascolinità o verso la femminilità. Ma ciascun sesso di per sè possiede tratti dell'altro sesso e in ogni individuo convivono parte maschile e parte femminile. E a volte entrambi vengono a galla.

La bisessualità è in forte crescita, e non passa giorno in cui venga rivelata, esibita, spettacolarizzata. Quella femminile spesso è strumentalizzata e basta dare un'occhiata alla coppia Madonna – Spears che si regala un bacio saffico sul palcoscenico di MTV o alle t.a.T.U., le due ragazze russe che con la loro canzone d'esordio in cui urlavano il loro amore al mondo si sono aggiudicate la popolarità e molti articoli sui giornali. Tutto viene fatto per scioccare, stupire, vendere. Eppure la realtà di tutti i giorni tra persone lontane dalle luci della ribalta rende la vita assai difficile ai bisessuali, che sono a volte visti ancora con sospetto perchè la loro non è una sessualità schierata, ma ambigua, senza un confine.

I pregiudizi sui di loro sono davvero tanti, ancora: ninfomani, perversi, frustrati, incapaci di far emergere una direzione definitiva verso cui direzionare i propri impulsi e desideri sessuali. Solo caratteristiche negative, queste, che non hanno niente a che vedere con l'essenza della bisessualità. Eppure c'è un vento di cambiamento che soffia e che dissipa alcuni dubbi e alcuni preconcetti. E' solo questione di tempo.

Quelle che vivono la bisessualità con maggiore serenità sono le adolescenti della nuova generazione: prese in esame in recentissime ricerche sull'età giovanile, confessano candidamente e tranquillamente di aver avuto almeno un'esperienza con un'amica del cuore e non si curano degli sguardi perplessi o allarmati di chi le ascolta. Considerano la cosa del tutto normale, per fare esperienza, per capire meglio il proprio corpo e la propria sessualità, per crescere. Di tutt'altra idea sono gli uomini adulti che scoprono a volte accidentalmente le loro tendenze bisessuali e vivono negativamente la situazione: sono quelli che la prendono nel modo peggiore e iniziano a porsi domande sulla propria normalità. In fondo è la società che crea fobìe e condizionamenti e l'Uomo che la abita si adatta ad essa, schiacciato dalle convenzioni e molto spesso senza desiderarlo veramente.

L'identità sessuale è diversa dall'orientamento sessuale: una persona puà essere perfettamente identificata con la propria identità maschile o femminile, ma può avere un orientamento sessuale indifferentemente eterosessuale, omosessuale o bisessuale. In questo non vi sono regole. Quello che a volte non risulta chiaro è che la bisessualità non è una forma di omosessualità latente, ma è un comportamento che ha una dignità autonoma. Probabilmente, anzi sicuramente aveva ragione il grande Woody Allen, quando diceva che “la bisessualità raddoppia le tue chances al sabato sera”: è lo spirito giusto per affrontare la situazione, nonostante vi siano ancora molti pregiudizi da parte dei benpensanti.

Bibliografia:

Siamo tutti bisessuali di Valeria Chierichetti

FEMDOM di Stefano Re

Eliselle

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